Cammina su i tuoi pugni ed impari a colpire



Articolo di Vladimir Vasiliev pubblicato il 19 Settembre 2006.

Traduzione Paolo verrone.

Vi sono molti fattori che impediscono di sferrare dei colpi potenti e precisi. Uno dei principali è la paura inconscia dell’urto, che rimane tale fino a che non ci si accorge di questo problema e ci si lavora su. Molte persone hanno paura di farsi male quando colpiscono, e questo spiega perché in molti sport di contatto come la boxe si indossano guantoni o ci si benda le mani prima di combattere.

Questa paura porta a stringere troppo i pugni, così i muscoli dell’avambraccio diventano troppo tesi e molta della forza è dispersa, rendendo il colpo meno potente. E’ importante che il pugno sia pesante ma non teso, mentre il resto del corpo rimane rilassato.

Se l’avambraccio è teso, il raggio d’azione del colpo cambia, diventa più corto. Bisogna quindi compensare avvicinandosi al bersaglio, perdendo efficacia.

In molti sport vediamo l’uso di tecniche in cui si mette tutto il proprio peso nel colpo, mettendo i piedi in un certo modo e protendendo il corpo nella direzione del colpo. Queste tecniche aumentano la tensione del corpo, e come sappiamo ciò limita la mobilità e espone al rischio di “telefonare” i colpi. In più, si applica molta pressione su parti del corpo naturalmente deboli come polsi e dita, esponendo al rischio di infortuni. Si può vedere chiaramente che in questo modo non è possibile colpire con precisione. Con quale precisione si può colpire con un martello da demolizione? Oppure immaginiamo di provare a scrivere con una penna usando il movimento del corpo. Lo stesso principio si applica ai colpi: muscoli precisi devono compiere lavori precisi.

Nel Systema, si tendono solo i muscoli che servono.

Un altro comune errore nello sferrare pugni è perdere la forma della mano rompendo l’allineamento fra le nocche e il gomito. Non ci deve essere alcun angolo a livello del polso, altrimenti si perderà forza.

I seguenti esercizi tratti dal “Summit of Masters” sono raccomandati a tutti i praticanti di arti marziali, al fine di aumentare le proprie abilità e lo stato di salute delle proprie articolazioni.

Nota bene:

Qualsiasi esercizio che non include un beneficio salutistico è destinato a distruggere il corpo, nel lungo periodo. Questo non sarà forse evidente nell’immediato, ma con l’età diventa ben visibile.



Esercizio 1 – Camminata coi pugni su compagno a terra

Un partner a terra supino con le braccia lungo i fianchi. In posizione da flessione, sui pugni, iniziare a camminare dalla vita e risalire per il petto, le spalle e sulle braccia. Appoggiate i pugni sulle zone che vi danno una buona superficie di contatto. Cercare di mantenere sempre ampia questa superficie, in modo da stare a contatto con tutto il pugno. Cercate e lavorate sui punti in cui vi sentite più bilanciati e sempre in modo che il partner a terra non si faccia male.

Se siete a vostro agio non avrete paura di danneggiare il partner a terra, rilasserete le spalle, aumenterete la sensibilità e non farete male eccessivo. Nel Systema, avere le spalle rilassate è molto importante, perché aumenta la sensibilità delle braccia e delle mani.

Quando si cammina sui pugni, la superficie dove appoggiarsi è molto piccola, e non si deve tendere troppo il corpo e le braccia, altrimenti si inizia a scivolare.

Inoltre in questo esercizio si impara a scegliere la giusta distanza e ad aggiustare la postura in maniera dinamica, cosa che è propedeutica per colpire bene. Si è costretti a scegliere i punti giusti del corpo del partner su cui colpire efficacemente. Si impara perciò a sviluppare precisione e profondità d’impatto nel colpo.

Il partner a sua volta subisce l’esercizio come un massaggio in cui impara a localizzare i suoi punti di tensione nel corpo (e rilassarli per non farsi male, NdT) dato che chi cammina imparerà a riconoscerli istintivamente.

Ricordate di respirare continuamente durante tutto l’esercizio.

E’ bene ripetere due volte quest’esercizio con il partner steso sulla schiena, e una terza volta steso sulla pancia, iniziando a camminare dai piedi.


Esercizio 2 – Camminata coi pugni – Partner contro il muro.

Il partner sta appoggiato di schiena al muro, rilassato, braccia stese lungo i fianchi. Mettersi di fronte a lui con i piedi molto distanziati e camminare sui pugni iniziando da sopra il ginocchio e risalire fino alle spalle e alle braccia, allungando le gambe e aggiustando la postura se è necessario.

Come prima, tre ripetizioni, di cui l’ultima con il partner in faccia al muro, iniziando dai piedi.

Ci si accorgerà di come, in posizione eretta, la tensione dei muscoli del partner sarà diversa da quella da sdraiati. Risponderà alla pressione in modo diverso, e sarà meno stabile. Questo rappresenta un ottimo metodo per imparare a lavorare più accuratamente sugli angoli e sulla quantità di pressione esercitata dai pugni.

Ricordarsi di respirare continuamente.


Esercizio 3 – Camminata coi pugni sul muro.

In questo esercizio si lavora da soli su sé stessi. Con le gambe piegate, di fronte e appoggiati sui pugni, risalire il muro partendo dal basso, aggiustando via via la postura.

Ripetere almeno un paio di volte, ricordandosi di respirare sempre.

In questo modo, si impara a gestire il contatto con una superficie dura. Tutto il corpo deve assumere il giusto assetto per minimizzare i danni. Più si è tesi, più farà male. Si è costretti ad imparare a rilassare le spalle facendo in modo che, quando poi si andrà a colpire sul serio, non ci sarà un ritorno di energia nel corpo.

Buona camminata sui pugni….


Link all’articolo originale:
http://www.russianmartialart.com/main.php?page=article_info&articles_id=15&osCs id=836fb1dfb711b6fcf564e816f141746

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